Magnifici, grandiosi, incredibili, gli aggettivi per descriverli sono tantissimi come tantissimi sono i monumenti di Roma. La gloriosa storia dell’Urbe è racchiusa in loro e il nostro suggerimento è di vistare assolutamente Colosseo, Pantheon e Foro.
L’Anfiteatro Flavio edificato nel I secolo d.C. è ancora oggi il più grande al mondo. Il nome Colosseo deriva da una statua colossale che un tempo si trovava nelle vicinanze. Spettacolo di forme architettoniche, icona dell’ingegno umano capace di creare un monumento che vive da oltre 2000 anni, il Colosseo è a 15 minuti di piacevole passeggiata da DoubleTree by Hilton Rome Monti.
Con una cupola autoportante del diametro di 43,44 metri, un lucernario alla sommità di 8,92 metri di diametro e 22 fori nel pavimento per raccogliere l’acqua piovana, il Pantheon è uno dei più straordinari e geniali monumenti romani giunto fino a noi.
Più di 60, scavate nel tufo, conservano struttura e aspetto originario di oltre duemila anni fa nonché straordinari affreschi. Suggestivi luoghi di sepoltura, testimonianza della presenza cristiana a Roma fin dal II secolo d.C., le catacombe romane visitabili oggi sono 5: di Priscilla, di San Callisto, San Sebastiano, Santa Domitilla e Santa Agnese.
Luogo unico al mondo, cuore politico e civile dell’Antica Roma, il Foro romano è il sito archeologico che evoca quotidianità e glorie dell’epoca attraverso testimonianze e capolavori che arrivano fino al Medioevo. Il Foro pulsò di vita infatti per quasi mille anni, dal VII secolo a.C. fino al VII d.C.
All’estensione del Foro repubblicano iniziata da Giulio Cesare, seguì quella di Augusto, di Nerva e di Traiano. L’operazione creò così un complesso urbanistico – architettonico straordinario, testimonianza di storia, arte, ingegneria e politica dell’antica Roma, i cosiddetti Fori Imperiali. Con la fine dell’impero, caddero in rovina, divennero prima pascolo poi cava di marmo per i palazzi della curia (a nulla valsero le proteste di Raffaello e Michelangelo) per rinascere infine nell’Ottocento grazie a fruttuose campagne di scavi.
Se fossero in funzione adesso sarebbero un avveniristico parco termale: l’imperatore Caracalla le volle con ambienti enormi, palestre, spogliatoi, spazi per lo sport e la cura del corpo, giardini e sale studio. Leggendarie fin dall’epoca per la decorazione sontuosa fatta di centinaia di statue, colonne e pavimenti in marmo pregiato, le Terme di Caracalla impressionano ancora oggi per imponenza e grandiosità.
Sfacciatamente sfarzosa, estesa dal Colle Palatino fino al Colle Oppio e su parte del Monte Celio, la Domus Aurea è passata alla storia per la leggendaria bellezza nonché per le feste organizzate dal suo inquilino, l’imperatore Nerone. Alla morte del tiranno, la damnatio memoriae la ridusse all’oblio fino al Rinascimento, quando Raffaello e i suoi aiutanti si calarono in cunicoli sotto la terra di cui era stata ricoperta, per scoprire e copiare i magnifici affreschi di cui era adorna, che ispirarono la nuova pittura a grottesche.
Il fragore delle cascate, l’oro del travertino, il riflesso di stelle e cielo: quale altro scenario dove giurarsi amore eterno e promettersi di tornare? Basta lanciare una monetina secondo l’antico rituale e la magia si avvera. Ritornerete insieme e innamorati al luogo iconico di Roma che incanta da sempre con uno spettacolo unico di statue, acqua e architettura: Fontana di Trevi.
